Palazzo Roncale di Rovigo
via G. Laurenti, Rovigo.

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Palazzo Roncale di Rovigo

Committente:  Antonio e Giovanni Roncale

Progettista:     Sanmicheli  architetto

Datazione:      1550-1555

Tipologia:      Palazzo nobiliare

Stile:               rinascimentale

 

Cenni sul periodo storico-Dominio veneziano (1484-1797)

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Nel 1482 Venezia diede nuovamente inizio alle ostilità contro i Ferraresi. La Repubblica da un lato era forte dell’appoggio di papa Sisto IV ma dall’altro usciva indebolita dalle lotte contro i Turchi in Oriente. Le armate veneziane fecero il loro ingresso in Polesine cercando di garantirsi il controllo prima dell’Adige e poi di alcuni comuni a sud del Canalbianco, ostacolando gli estensi nella riscossione dei dazi. La battaglia di Ficarolo sancì il sopravvento delle truppe venete, guidate da Roberto Sanseverino, su quelle estensi sotto il comando di Federico da Montefeltro. Rovigo resistette a lungo ma il 17 agosto 1483, la città capitolò. Si dovette tuttavia attendere la Pace di S. Zeno, stipulata a Bagnolo il 7 agosto 1484, per riconoscere ufficialmente il possesso da parte della Serenissima di Rovigo e del Polesine. Dopo questa pace, il governo della Serenissima assunse un atteggiamento atto a garantire una civile convivenza con i cittadini rodigini e polesani. Il Governo venne affidato ad un nobile veneziano, nominato annualmente dal maggior Consiglio, che assumeva sia la carica civile di Potestà, sia quella militare di Capitano. 

 

Cenni su Palazzo Roncale di Rovigo

Palazzo Roncale è uno degli edifici storico-culturali più significativi della città. Venne costruito tra il 1550 e il 1555 per volere dell'omonima famiglia.

La sua struttura esterna è caratterizzata dalla composizione bipartita con sovrapposizione degli ordini architettonici che riprende i principali palazzi veronesi del Sanmicheli, da un porticato al piano terra reinterpretato in chiave classica, dal bugnato con la chiave di volta delle tre arcate ornata di testa scolpita a tutto tondo.

Molti elementi, come l'ordine dorico, con trabeazione contratta si ritrovano anche in molti progetti, sia civili che militari, del Sanmicheli.

Nel 1932 venne realizzato il porticato su via Angeli con il restringimento dei locali al piano terra per consentire il passaggio pedonale, coperto, fino alla piazza.

La struttura interna si sviluppa invece secondo un impianto tripartitico. Al piano terra il "sottoportego" attraversa tutta la profondità dell'edificio, mentre gli ambienti ai lati, che si affacciano sulla piazza, ospitavano botteghe e magazzini.

Al piano nobile, il "portego" fungeva da salone di ricevimento e su questo si affacciavano gli altri ambienti interni privati.