La classe 4AT nei giorni 7 e 8 marzo si è recata in viaggio di istruzione a Milano. La visita alla città è iniziata con il Memoriale della Shoah. Superato l’ingresso principale la classe è entrata  nell’atrio, dominato da un lungo muro lacerato al centro, nel quale è incisa la grande scritta “Indifferenza” che rappresenta secondo Liliana Segre, il motivo per il quale la Shoah è stata possibile.

È un ammonimento iniziale che accompagna i visitatori durante l’intera visita al Memoriale. Una lunga rampa sospesa dal pavimento dell’atrio collega il piano di ingresso al livello rialzato avvolgendosi intorno al “Muro dell’Indifferenza” e facendo “scomparire” i visitatori all’interno dell’area. Qui ci si trova di fronte a dei vagoni merci originali, sui quali venivano caricati a forza i prigionieri, fra urla, grida e latrati dei cani. Su ciascun carro, normalmente adibito al trasporto di 8 cavalli, venivano ammassate circa 80 persone – donne, uomini, vecchi, bambini – che avrebbero viaggiato per giorni in condizioni disumane. I carri caricati di prigionieri e sprangati venivano posizionati su un carrello traslatore, per finire su un ascensore montavagoni. Sollevato dal ventre della stazione, ogni vagone usciva all’aria aperta, su un binario di manovra, posizionato tra i binari 18 e 19, appena al di fuori dell’enorme tettoia della stazione. Una volta formato, il convoglio partiva “per ignota destinazione”. Oltre il vagone, in corrispondenza di un successivo binario, di fronte al montavagoni, è collocato il Muro dei nomi. La visita si è conclusa con il Luogo di Riflessione e una biblioteca specializzata con una capacità di circa 45.000 volumi che si propone di aiutare i visitatori a non dimenticare. E’ stato un momento di grande emozione che ha lasciato un segno indelebile nei ragazzi e nei loro insegnanti.

La visita  alla città è continuata con l’ingresso alla pinacoteca di Brera e le sue meravigliose opere, la Galleria Vittorio Emanuele II,  il vicino  Duomo e il castello Sforzesco.